Fa riferimento alla direttiva europea sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, o meglio nota come direttiva quadro 89/391/CEE, inerente all’applicazione di provvedimenti mirati alla promozione della cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, e alla direttiva 2013/35 del Parlamento Europeo e del Consiglio 26 giugno 2013 sulle disposizioni minime di salute e sicurezza relative all’esposizione da parte dei lavoratori a rischi derivanti da campi elettromagnetici, la guida per la valutazione dei rischi campi elettromagnetici sul lavoro pubblicata di recente da Etui (European Trade Union Institute).
Diffuso solo nella versione in lingua inglese, l’atteso documento approfondisce il tema dei campi elettromagnetici nei luoghi di lavoro e della valutazione del rischio che ne consegue anche in visione dell’entrata in vigore della menzionata Direttiva 2013/35 prevista per il 2016. indispensabile per le aziende, per i rappresentanti sindacali, per i consulenti che affiancano il datore di lavoro nella redazione della valutazione dei rischi e per i lavoratori, la guida affronta uno dei temi più controversi degli ultimi anni ponendo l’accento su alcuni lavoratori più sensibili a tali esposizioni come le gestanti e i portatori di dispositivi medici.
Tra gli argomenti trattati anche la differenza tra campi elettromagnetici non ionizzati e le radiazioni ionizzanti; i regolamenti e la direttiva UE in tutte le sue parti; i consigli per eseguire una corretta valutazione del rischio e l’informazione e formazione dei lavoratori sull’argomento.