Google Contributor: come dire addio alla pubblicità sul web

“Al giorno d’oggi internet è principalmente finanziato dalla pubblicità. Ma se ci fosse il modo per supportare direttamente chi crea i siti che visiti ogni giorno?”.

Con queste parole Google introduce il suo nuovo servizio Google Contributor, ancora in fase beta, che ha come obiettivo quello di inibire la visualizzazione di annunci pubblicitari su alcuni siti partners del progetto in cambio di un piccolo contributo mensile.

Il servizio è stato lanciato giovedì e coinvolge per il momento solo una decina di partners editoriali, tra cui Mashable, The Onion, Science Daily, Imgur, WikiHow. Il contributo richiesto va da 1 a 3 dollari e viene attivato nel momento in cui l’utente accede al sito che ha deciso di sostenere: a questo punto, al posto di uno dei tanti messaggi pubblicitari proposti da Google, verrà visualizzato un  più piacevole messaggio di ringraziamento.

Come annunciato dai portavoce di Google, Google Contributor vuole essere qualcosa di più di un semplice esperimento e potrebbe diventare un valido strumento di monetizzazione per gli editori, che troverebbero in Google Contributor una gratificante alternativa all’utilizzo di pubblicità.

Ma come reagiranno gli utenti ormai abituati ad una fruizione gratuita dei contenuti sul web? Saranno disposti a pagare per sostenere i loro siti preferiti ed eliminare per sempre dalla loro vista i fastidiosi annunci pubblicitari?