Wearable tech: dai laboratori alle celebrities

Gli schermi flessibili, gli occhiali di Google, i bracciali con i tuoi dati, nella prossima era della tecnologia la separazione tra noi e i nostri dispositivi si farà sempre più sottile.

Alla luce di questo prevedibile sviluppo, designer e tecnici si concentrano sempre di più sulla creazione di vestiti arricchiti di tecnologia. Per esempio è già possibile preordinare GER Mood Sweater. Una sorta di coprispalle a collo alto che rivela l’umore di chi lo indossa e cambia colore di conseguenza. La tecnologia alla base del prodotto è la stessa che anni fa permise di creare le Macchine della Verità.

GER MOOD SWEATER

GER MOOD SWEATER

Ma nuove tecnologie sempre più sofisticate sono allo studio ogni giorno in posti come il Textiles Nanotechnology Laboratory della Cornell University. L’interesse nei confronti di questi studi è in continua crescita e si stima che il giro d’affari relativo non potrà che crescere nei prossimi anni.

Nelle sfilate si sono già visti vestiti con celle fotovoltaiche in grado di ricaricare dispositivi, tessuti trasparenti e in grado di muoversi in autonomia, abiti integrati con LED e microfoni. Ma come per ogni moda prima di arrivare alla diffusione, il passaggio obbligato è quello delle celebrities. Ecco allora Dita Von Teese indossare un abito realizzato interamente con una stampante 3D. O Katy Perry partecipare a una serata con un vestito con LED colorati. O Lady Gaga calcare il palco di un suo concerto con un vestito “vivente“.