Lavorare con i Pixies

Il sogno di un visual history book realizzato grazie al crowdfunding.

Sean T. Rayburn aveva una passione. I Pixies. Uno di quelli che fa del proprio essere fan una ragione di vita, per certi aspetti sfiorando il senso del limite, o forse oltrepassando quello della completa lucidità mentale. Sicuri? Senza dubbio è stato notevole l’impegno volto a trasformare questa passione per il magnifico gruppo di Boston in qualcosa di ancora più concreto, tanto da condurlo al desiderio di raccogliere quante più testimonianze, foto ed interviste possibili, comprese quelle ai componenti stessi dei Pixies, fino a pubblicare una visual history su di loro, un libro ricco d’immagini e contenuti inediti a tiratura limitata. Come farlo, visti gli elevati costi di stampa relativi all’opera che aveva in mente?

Semplice, con internet ed il  crowdfunding. Per quanto la vostra idea possa sembrarvi pazza o irraggiungibile, c’è sempre qualcuno forse più pazzo di voi nel mondo, pronto a finanziare quello che avete in mente, purché si tratti di un progetto pensato e comunicato nel modo giusto. Se poi l’obiettivo che avete in mente interessa a qualcuno, allora con un pò di fortuna potrebbe non essere così irrealizzabile. É sicuramente questo il caso di Sean, anche perché fortunatamente i fan dei Pixies al mondo non mancano di certo. Lo schema poi si ripete più o meno come segue: proponi di realizzare qualcosa con i soldi che ti vengono donati, per poi recapitarlo a chi ti ha finanziato, suddividendo l’offerta in fasce a seconda della donazione e facendo corrispondere a questa un prodotto diverso a seconda, appunto, dell’offerta ricevuta.

I risultati hanno dell’incredibile.

Nel caso di Sean hanno superato le aspettative: a fronte di una domanda di 150mila dollari per poter realizzare il suo visual history book, ne ha ricevuti ben 234mila! In questo modo il pazzo (o forse no?) Sean ha realizzato il suo sogno: lavorare a stretto contatto con la sua band preferita.

Pixies' Visual History Book

Il libro sui Pixies realizzato da Sean T. Rayburn.